Il materiale a cura delle ricercatrici Indire Daniela Bagattini e Valentina Pedani descrive una panoramica generale sul fenomeno della violenza di genere e sul ruolo della scuola nella prevenzione e nella sensibilizzazione delle studentesse e degli studenti. La conoscenza degli effetti della violenza di genere su chi la subisce e ne è testimone (violenza assistita) può fornire ai docenti strumenti per trasmettere alle studentesse e agli studenti la necessaria consapevolezza per riflettere sul proprio vissuto e sulle dinamiche sociali e i meccanismi che alimentano il fenomeno della violenza sulla donna. Il ruolo fondamentale che la scuola deve rivestire nell’educazione di genere è ben presente nella normativa italiana. Viene evidenziato, inoltre, come educare alla rimozione di quegli stereotipi di genere che costringono donne e uomini a ruoli predefiniti ormai anacronistici, limitandone libertà, potenzialità, opportunità, e il riconoscimento e il contrasto della violenza sulla donna in tutte le sue forme (psicologica, economica, fisica) possano avere una ricaduta positiva sul curricolo delle studentesse e degli studenti: motivandoli allo studio in vista di scelte successive; rendendoli consapevoli di sé; e, contribuendo a far maturare quelle competenze di cittadinanza che non possono non passare dal riconoscere le pari opportunità e il rispetto dell’altra/o. Nel modulo viene presentata infine una riflessione sulle dinamiche della violenza online, proponendo un
approfondimento sull’importanza dell’educazione di genere anche negli interventi di contrasto al cyberbullismo. Manifestazioni come la diffusione di materiale intimo senza il consenso dell’interessata (cd. revengeporn), il sextortion (ricatto basato sulla minaccia di diffusione di materiale intimo), lo stalking e le molestie online, non possono essere affrontate, senza parlare di stereotipi, immagine della donna, rispetto, ruoli di genere.

Obiettivi

  • Riflettere sul proprio ruolo di docenti e usare nella pratica didattica quotidiana un
    linguaggio attento al genere e alle differenze.
  • Lavorare su tali tematiche in continuità educativa e temporale (inserimento nel
    PTOF, interdisciplinarietà, verticalizzazione del curricolo).
  • Sperimentare ambienti di apprendimento e metodologie didattiche inclusive che
    favoriscano l’emergere di una pluralità di visioni e personalità.
  • Orientare e motivare le studentesse e gli studenti alla libera scelta secondo i propri
    interessi e le proprie potenzialità.
  • Educare ai new media con uno sguardo critico sulla rappresentazione mediale dei
    generi e con un’attenzione alla cultura del rispetto.