L’importanza di un approccio psico-corporeo nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere di Alessandra Chiricosta

Se l’inferiorizzazione dei corpi femminili e femminilizzati è un processo socio-culturale che impatta sulle persone sin dalla più tenera età, attraverso una costante opera di inibizione di risposte assertive e difensive e lo scoraggiamento di esperienze ludiche che permettono di elaborare modelli di comportamento al livello psicofisco, un cambiamento nell’educazione delle bambine e dei bambini può determinarsi come profondamente trasformativo per le singole e per la collettività tutta. Una formazione in merito che si incentri solo al livello teorico non riesce a contrastare il profondo impatto che la stereotipizzazione di modelli comportamentali ha sulle dinamiche psico-corporee: occorre prevedere modelli integrati, che permettano di sperimentare quell’esperienza concreta da cui ognuna/o potrà sviluppare i propri schemi.

Obiettivi di ricerca

  • Provvedere materiale didattico per formatrici e formatori riguardo l’approccio psico-corporeo alla violenza di genere, incentrandosi sulla fase adolescenziale, in cui l’assunzione di modelli di genere si rende più esplicita e determinante nell’accettazione sociale.
  • Creare e proporre percorsi tematici in merito da realizzare con le classi.
  • Creare e proporre percorsi psico-fisici per le classi, differenziati per genere, per acquisire consapevolezza dei presupposti e delle declinazioni psico-corporee e incarnate della violenza di genere.

Mappa Mentale.