
Le teorie dell’embodiment, o “mente incorporata”, considerano il corpo come un elemento costitutivo della mente e sottolineano la natura incarnata della cognizione. La mente è radicata nelle esperienze corporee dell’organismo e immersa nell’ambiente con cui l’organismo interagisce continuativamente.
Superando la divisione cartesiana tra mente e corpo e il binarismo natura/cultura, le teorie dell’embodiment aprono spazi di riflessione e indagine innovativi, avviando un confronto fra scienze cognitive e fenomenologia della percezione. Da questa prospettiva, come viene letto e come si presenta il processo di formazione di genere? Cosa significa, da una prospettiva embodied, divenire donna/uomo? Quali processi psico-corporei e quali dinamiche socio-politiche sono implicate? Quali nuovi scenari si dischiudono alla riflessione e alla formazione?
Dalla fenomenologia alle neuroscenze, dalla biologia alla pedagogia e alla sociologia, questa lezione si incentrerà sul processo di divenire donna come forma di limitazione della possibilità di movimento/azione nelle culture patriarcali, invitando ad un processo trasformativo che coinvolga anche le strutture formative e si posizioni dalla parte delle bambine.